Dopo molti tentennamenti, visto il framework Struts per Java, ho deciso di iniziare a sviluppare applicativi PHP con il tool MVC CakePHP.
Il paradigma MVC è una configurazione architetturale (design pattern), un acronimo per Model – View – Controller (approfondimento su Wikipedia inglese).
Ogni applicativo viene separato in tre componenti interagenti che sono:
- Model (il modello): è in sostanza il modello dati su cui si basa l’applicativo, può essere un database, o un file xml, o altro ancora. Nel caso del database relazionale, nel modello definisco lo schema entità/relazione, cioè tutto l’insieme delle tabelle e dei vincoli di integrità referenziale: è la parte di PHP che parla direttamente con il database
- Controller (la logica) definisce le azioni sulle entità del modello (vista, inserimento, modifica); un click dell’utente chiama un componente del controller e una volta terminata l’elaborazione del modello, il controllore invoca la vista adeguata per visualizzare i risultati.
- View (la presentazione) definisce come visualizzare il risultato delle azioni sul modello (listato di una tabella, inserimento o variazione di una o più tabelle).
CakePHP fornisce nativamente un ambiente di controllo della connessione a database (scaffold, impalcatura) che consente a costo 0 di controllare se la configurazione del modello e le principali azioni su di esso sono funzionanti. Tempo fa avevo scritto uno scaffold che avevo chiamato TABULA che fa la stessa cosa.
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