Neutrini: much ado for nothing

Mi sono sorpreso stamattina, mentre andavo al lavoro, nel leggere sul sito dell’ANSA una notizia in evidenza: i neutrini non vanno più veloci della luce. E a ruota tutti i quotidiani più importanti d’Italia.

Oehh la peppa! Che notiziona! Sono subito andato a guardare il sito di OPERA, l’esperimento guidato Antonio Ereditato di cui ho parlato qualche tempo fa. Nulla. Il sito dell’INFN del Gran Sasso riporta tra le ultime news quella di settembre 2011 (OPERA experiment reports anomaly in flight time of neutrinos from CERN to INFN Gran Sasso).

Allora sono andato sul sito del CERN. Ancora niente. Inciso: molti collegano questo esperimento al CERN: l’esperimento è in Italia, è nei laboratori dell’INFN del Gran Sasso, il rivelatore di neutrini è lì e il CERN fornisce “solo” la materia prima, i neutrini (e naturalmente non serve un tunnel per farli arrivare da Ginevra) e il segnale GPS della partenza.

Cercando su Google cose del tipo netutrinos opera light speed le notizie erano di due tipi: giornali italiani con lanci di pochi minuti prima che strombettavano l’evento; e notizie ferme invariabilmente a novembre 2011, ma solo nei siti che contano (quelli che si occupano di Fisica).

Capire da dove è partita la notizia… è più facile trovare il bosone di Higgs.

Un giornalista di Scienze Magazine cita sources familiar with the experiment,  secondo altri (ad esempio Il Fatto Quotidiano) il tutto è partito da FoxNews che citava una notizia proveniente da fonte incerta divulgata da AAAS ( American Association for the Advancement of Science). Ovviamente neanche nel sito dell’AAAS non ho trovato nulla (la latest news è del 16 febbraio e parla dell’assegnazione del premio Interactive Media Award).

Be’ ragazzi, posso dirlo? Che pollaio!

Insomma, la partita è ancora aperta, ad Einstein tremano ancora le chiappe – si fa per dire, sono certo che si sarebbe divertito anche lui – e orizzonti inquietanti sono ancora davanti a noi. Ereditato ha precisato l’infondatezza della fuga di notizie e, questa sì che la notizia: è ancora tutto da verificare, ci sarà ancora molto con cui entusiasmarci!

Ma soffermiamoci sul merito della disquisizione. Un mio collega ha esclamato “È evidente che quella dei neutrini più veloci della luce è una pagliacciata!”.

Evidente. Che peccato, si è appena laureato in filosofia, non me l’aspettavo da lui.

Insomma, non ha senso fare il il tifo né per v/c <1 né per v/c > 1. Un principio fisico non è mica un atto di fede o una squadra di calcio. Non per rango o importanza, ma perché è una cosa diversa. Il principio è tale finché non succede qualcosa di verificabile, ripetibile e misurabile che lo smentisce, in quel momento viene declassato da principio a effetto di una causa che sta ancora più a priori.

Io tifo per la Fisica, per la Scienza, per chi lavora onestamente, seriamente e con passione. Il mio grandissimo prof di Meccanica Razionale mi diceva: facciamo un lavoro in cui ci divertiamo come pazzi. E, in più, ci pagano!

D’altra parte è anche bello che la gente si appassioni alla scienza, ma non si può affrontare con lo stesso spirito notizie come questa e le farfalle di Belen.

SQL injection – una tecnica di hacking per violare i database

sql-injectionTempo fa scrissi questo articoletto sulla tecnica di SQL injection che è una metodologia di attacco che consente, se non si prendono le necessarie cautele, di violare un database.

Nell’esempio c’è la descrizione del problema assieme ad un metodo di protezione contro gli attacchi basato su PHP e Oracle.

Altre modifiche su Opencart

Altre modifiche al multi-store realizzato con Opencart.

In particolare volevo che clienti e Amministratore potessero vedere da quale negozio erano stati inoltrati gli ordini, di base questa funzionalità non c’è. Nelle pagine di how-to le indicazioni per raggiungere questo scopo.

Efficienza del fotovoltaico al 44%

Molecola di pentaceneUniversità di Cambridge, Laboratorio Cavendish, guidato all’inizio dell’epopea della Fisica del XX secolo da J.J. Thompson e Ernest Rutherford. Siamo ai giorni nostri, precisamente il 18 gennaio 2012: un prototipo di cella fotovoltaica ibrida al pentacene (cinque anelli aromatici – benzene – uno adiacente all’altro) raggiunge un fattore di conversione del 44%. Merito della squadra capitanata da Bruno Ehrler. La data è quella della pubblicazione dell’articolo Singlet Exciton Fission-Sensitized Infrared Quantum Dot Solar Cells, è disponibile l’abstract su web.

Dunque per ogni Watt incidente in un’area, 0.44 Watt sono disponibili sotto forma di elettricità, il resto “va in calore”, cioè riscalda il pannello.

È una delle notizie più eccitanti delle ultime ricerche sulla conversione fotovoltaica, perché questa struttura ibrida da’ la possibilità di scavalcare il limite teorico di Schockley-Queisser che fissa la massima efficienza per una cella a singola giunzione pn al 33% (articolo su Wikipedia sul limite di Shockley-Queisser). Le strutture tandem (o multigiunzione) sono infatti uno dei metodi conosciuti per superare questo limite teorico.

Strabiliante, soprattutto se si pensa che l’efficienza delle celle attualmente disponibili in commercio si aggira attorno al 15%.

Forse il salto di qualità rende più l’idea se pensiamo alla superficie occupata dai pannelli fotovoltaici. Con il 15% di rendimento, per avere un impianto che lavora a 4 kW di picco ho bisogno di una superficie di pannelli di 27 m2, mentre al 44% me ne basta un terzo, 9 m2!

Leggi l’articolo su zeroEmission.

Volunia: una applicazione cross-social

Mi piace pensarla così: non è un social network in senso tradizionale. È un’applicazione cross-social, che attraverso un motore di ricerca mette in contatto le persone in base all’interesse che le ha portate nel sito, forse davvero la prima applicazione sociale non fine a se stessa.

Anziché fare la pagina del sito che ci piace dentro il social network si rovescia il paradigma: si crea rete sociale intorno al sito che esiste già.

Bella idea, Marchiori!

Volunia: svelato il nuovo progetto di motore di ricerca in conferenza stampa

Alle 12, più quarto d’ora accademico, si è svolta a Palazzo del Bo, sede storica dell’Università di Padova, la conferenza stampa in cui Massimo Marchiori [1][2] ha illustrato cos’è Volunia.

Ho seguito in streaming la conferenza, poiché l’accesso alla Sala dell’Archivio Antico era riservata agli accreditati stampa. Streaming pessimo almeno nella parte iniziale. Forse qualcuno si è stancato e ha liberato banda, la seconda mezzora è stata più fluida.

Dopo i saluti del Magnifico Rettore, del Sindaco di Padova, dell’Assessore Ivo Rossi e del prof. Silverio Bolognani, Marchiori ha preso la parola ed è entrato nel vivo.

Volunia non è un motore semantico. All’inizio funziona come un normale motore di ricerca ma una volta entrati nel sito trovato succede questo: c’è una barra superiore molto discreta in cui ho degli strumenti per accedere ad una mappa geografica del sito e un’altra funzione innovativa: il volo multimediale, ho cioè la possibilità di visione d’insieme dei contenuti classificati per tipo di file (immagini, video, audio, etc), posso rompere la barriera tra socialità e persone (barra sociale): vedo le persone collegate in quel sito dietro ad ognuno dei contenuti, sempre che le persone che stanno navigando lo vogliano.

Anche se il sito visitato (quello a cui si accede dopo averlo trovato con l’uso del motore) non ha questa funzionalità, questo è per esso un valore aggiunto da Volunia.

Marchiori usa spesso la metafora delle galline (un animale caro ai padovani) – per inciso, il volo della gallina non è un granché, detto tra noi – , che la CE ha “liberato” dalle gabbie con una direttiva comunitaria.

Marchiori conclude augurandosi che il 2012 sia l’anno della liberazione di chi naviga dalle gabbie del web.

Infine, a partire da oggi pomeriggio, sarà aperto l’accesso ai Power Users.

Oracle: errore 01002

Errore:

ORA-01002: recupero fuori sequenza

Descrizione

Questo fastidioso errore era causato da un rollback che non riusciva a causa di alcune limitazioni con l’uso dei cursori (nella versione 11g; nella 10 non si era mai verificato).

Continua a leggere all’interno.

 

Javascript e blocco tasto invio

Un semplice snippet che permette di bloccare l’uso del tasto INVIO nella gestione dei form, usando anche jQuery:

 

$("#myForm").bind("keypress",
function(e)
{
   if (e.keyCode == 13) return false;
}
);

Il codice funziona sia su IE 6 che su Firefox e Chrome.

Il problema che mi si presentava era durante la compilazione di un modulo HTML: quando scrivevo il valore in un campo di testo con l’ausilio di un barcode scanner; il form mi scappava di mano e passava alla maschera successiva anche se non avevo terminato di compilarlo.

Ok, lo so, si poteva anche agire lato scanner, ma avendone un migliaio in giro dal mio cliente è stato più ragionevole agire dal lato del browser.

RBAC – Role Based Access Control

logo YiiYii implementa la gestione dei permessi secondo il paradigma RBAC che permette di definire chi può fare cosa su quale oggetto e a quale livello.

Ad esempio: un amministratore di un social network può reimpostare la password dei singoli utenti se loro se la sono dimenticata; mentre ogni utente può gestire completamente il proprio profilo, ma non quello degli altri, anche se li può vedere.

Yii possiede la potenzialità di auto estendersi per task specifici come quelli di realizzare una griglia di autorizzazioni all’accesso degli oggetti dell’applicazione, estendendo le funzionalità tramite potenziamento dei comandi disponibili dall’interfaccia dell’interprete yiic da linea di comando.

Leggi il prosieguo dell’howto per una breve panoramica.

Gestire le relazioni molti-a-molti con Yii

logo YiiStudiando il manuale Agile Web Application Development with Yii 1.1 and PHP 5 mi sono imbattuto in un problema che causa un errore di Yii a causa di un passaggio parametri non corretto. Dettagli nella pagina di Yii.